domenica 19 marzo 2017

MODA O IDENTITA'?


In quanti cari amici ristoratori siete tormentati da questo problema? I clienti, il vostro amato pubblico teledipendente e chef amatori vi domanda o vi fa pressioni per trovare nei vostri piatti l'ultimo prodotto lanciato nell'ultima puntata di qualche programma televisivo?
E voi per non deludere il cliente rispondete frasi assurde tipo .. " mi è finito "  " ne ho sentito parlare "  " la prossima volta ti preparo io una ricetta con quell'ingrediente lì altro che quelli della televisione ".
Siete sempre in affanno a tentare di rincorrere le mode del momento anche nella tipologia del locale.. cercando dai consulenti di sapere se puntare sugli aperitivi di pesce o sugli hamburger oppure se è meglio inserire nel menù la scottona o la chianina, la cucina senza glutine o no.
Amici lettori o nuovi ristoratori fermatevi, bocce ferme e non lasciatevi prendere dal delirio mass mediatico. La televisione, la radio, i giornali fanno il loro lavoro, lanciati da aziende sponsor che ambiscono a far vendere i propri prodotti; ma voi restate fermi e risoluti nella vostra identità. Se siete diventati conosciuti per la vostra ribollita o per la coda alla vaccinara che sapete preparare in maniera divina, continuate su questa strada; certo avrete magari meno clienti, meno incassi, ma continuerete ad avere successo su quei piatti tipici vostri o della vostra regione che vi hanno legato e vi fanno stimare dal vostro pubblico.
Allora voi abili chef regionali o di tradizione a questo punto siete incatenati ai vostri piatti trappola che non vi permettono di cambiare o di inserire novità nei vostri menù?
Eh no!  amici miei ecco la risposta che vi permette di restare fedeli a voi stessi e innovare nello stesso tempo: partite dallo sperimentare le combinazioni dei vostri piatti tipici, abbinando le vostre specialità magari con ingredienti che la gente vede o ascolta.  Prendete spunto dalla vostra regione, dai prodotti della terra, studiando combinazioni con i vostri piatti forti.  Che senso avrebbe per esempio che un ristorante in collina proponga molte referenze con pesce tralasciando ad esempio le produzioni territoriali  di formaggi, latticini o cereali.
Certo la cucina è tecnica, un bravo cuoco deve sapere cucinare in maniera ottima carne o pesce, saltando dall'uno all'altro con facilità, ma se avete una tradizione che vi trascina , assecondatela e rinnovatela se proprio sentite il bisogno di correre verso i nuovi gusti dei clienti, ma ricordatevi sempre che  la vostra identità di chef e di ristoranti è la vostra forza, rincorrere qualcosa o qualcuno è simbolo solo di una vostra debolezza e questo cari amici la gente prima o poi lo percepisce e vi stimerà molto di meno.

Buona domenica e buon lavoro

stretta la foglia larga la via dite la vostra.. che io ho detto la mia!

www.massimoangelone.eu

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